Presso l’Auditorium “Gaber” del Pirellone, si sono dati appuntamento gli studenti e gli insegnanti di diversi istituti lombardi che hanno aderito alla Rete di scopo
Incontro conclusivo relativo al Progetto “Educazione alle differenze nell’ottica della prevenzione ad ogni forma di estremismo violento”, a cui hanno partecipato gli Istituti superiori Fumagalli, Viganò e Greppi.
Il giorno 5 dicembre, sei studenti della classe 4 C, indirizzo R.I.M, hanno partecipato al convegno “Educare alle differenze nell’ottica della prevenzione ad ogni forma di estremismo violento” presso l’auditorium “Giorgio Gaber”, palazzo Pirelli, sede della Regione Lombardia.
I ragazzi hanno preso parte alla sessione tenuta al mattino, durante la quale hanno presenziato Gabriella Volpi (Dirigente Regione Lombardia – D.G. Sicurezza e Protezione Civile), Romano La Russa (Assessore alla Sicurezza e Protezione Civile di Regione Lombardia) e Giuseppe Bonelli (Dirigente Ufficio V -USR per la Lombardia).
Con la legge 107/2015 si attribuisce alla scuola il compito di contribuire allo “sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri”.

Per questo motivo l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia ha intrapreso, nell’ottobre 2015, un percorso progettuale finalizzato a promuovere nelle scuole interventi formativi dedicati all’Educazione alle differenze nell’ottica del contrasto a ogni forma di estremismo violento.
Fondamentale, per educare gli studenti alla cittadinanza attiva, è investire su una formazione per i docenti che sia all’altezza della prevenzione di ogni forma di comportamento violento, riconducibile a varie manifestazioni di estremismo (politico, religioso, ideologico, culturale …); è importante, altresì, consentire alle scuole di avere gli strumenti per individuare situazioni problematiche, che potrebbero sfociare in azioni violente. Come ha sostenuto la professoressa Simona Chinelli è necessario costruire gli “anticorpi” contro l’estremismo violento, la radicalizzazione e l’odio.
In una fase iniziale e sperimentale, si è deciso di coinvolgere nel progetto solo gli istituti scolastici delle province di Bergamo, Brescia, Como, Cremona e Milano. Tale scelta si è basata sul numero di scuole, sui diversi gradi di complessità e sulle caratteristiche specifiche del territorio di riferimento, con l’obiettivo poi di estendere il percorso progettuale a tutto l’ambito regionale.

Tra il 2016 e il 2017 sono stati formati quaranta soggetti tra dirigenti e docenti appartenenti alle province selezionate; a partire dal biennio successivo, tale formazione è stata ampliata anche a tutti i docenti delle altre province. I contenuti di questo percorso riguardano ad esempio l’estremismo violento, la gestione dei conflitti, la comunicazione in rete, gli hate crime, gli interventi preventivi, la cittadinanza attiva, la legalità, eccetera.
In seguito a questa introduzione, diverse scuole della regione hanno presentato le iniziative da loro svolte inerenti al tema. La nostra scuola, insieme all’istituto Greppi e Fumagalli, ha esposto le attività svolte a partire dalla visione del film “Il diritto di uccidere”, e la relativa discussione intrapresa con il professor Michele Brunelli (https://www.vigainsider.it/vigaweb.php?news_id=25); di seguito, si è svolto l’incontro con Aziz Sawadogo, ragazzo di seconda generazione, che ha raccontato la sua esperienza (https://www.vigainsider.it/vigaweb.php?news_id=26).
In conclusione possiamo affermare che i progetti svolti nelle varie scuole hanno dato luogo ad attività concrete, con riscontri positivi; tuttavia, come ha sottolineato la rappresentante degli studenti della regione Lombardia, occorre continuare a lavorare per non far spegnere queste iniziative, i cui frutti si raccoglieranno col tempo.