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A Bruxelles con il Comitato 3 ottobre

Tre studenti del "Viganò", Roberto Ripamonti 5G, Carlotta Dodero 5E e Cristian Acquaviva 5H raccontano ai lettori del VigaWeb un'originale esperienza scolastica

07.06.2024 | Progetti, Comitato 3 ottobre

Roberto Ripamonti (5G), Carlotta Dodero (5E), Cristian Acquaviva (5H)

Perchè siamo andati a Bruxelles?

Il 5 e 6 marzo 2024 abbiamo partecipato, accompagnati dal prof. Catalano, ad un’attività del Comitato 3 ottobre, un ente no profit nato in ricordo delle 368 vittime del naufragio al largo di Lampedusa. Il nome dell’attività è “A Europe of rights”, un evento internazionale presso la capitale del Belgio, Bruxelles. Il tema riguardava il diritto all’identificazione delle vittime dei naufragi. Hanno partecipato a questa iniziativa studenti di 15 Regioni italiane e di 7 Paesi europei.

Cosa abbiamo fatto a Bruxelles?

Nei due giorni di permanenza abbiamo partecipato ad un meeting presso la Maison des Associations International, incentrato sull’impatto dei diritti umani nei confronti delle politiche migratorie; abbiamo assistito alle testimonianze dei sopravvissuti ai naufragi e dei familiari delle vittime, sepolte in fosse comuni e associate solo a dei numeri; abbiamo, inoltre, partecipato ad un flash mob. persone

Cos’è il flash mob?

Il flash mob è uno shooting fotografico il cui obiettivo è quello di sensibilizzare le Istituzioni comunitarie sulla necessità di salvaguardare la vita delle persone che migrano nel nostro continente. persone

Le nostre considerazioni

La drammaticità di questa situazione ci ha fatto riflettere. Il tema, tragico già in partenza, molto spesso viene trascurato e, soprattutto, non viene raccontato per come è realmente, sottolineandone la gravità.
Grazie a questo incontro abbiamo acquisito più consapevolezza, aprendo gli occhi sull’urgenza di fare qualcosa.
È stato tutto toccante: a partire dalla testimonianza di una donna sopravvissuta alle atrocità della Shoah, fino ad arrivare al coinvolgimento fotografico (il flash mob) in una campagna propagandistica che spinga verso una legislazione più umana, volta ad evitare i morti in mare.
Non meno interessante è stato l’incontro con europarlamentari ed esperti che hanno deciso di condividere con noi dati ed esperienze, manifestando l’intenzione di fare qualcosa per migliorare la situazione e il coinvolgimento della UE.
Il mezzo attraverso il quale noi cittadini possiamo contribuire è il voto.
L’8 e il 9 giugno noi, e speriamo anche i nostri coetanei, voteremo con consapevolezza. Voteremo pensando bene a quello che è necessario fare per costruire una società più giusta, altrimenti avremo le mani sporche del sangue delle migliaia di morti in mare.
La paura che spesso nasce dalla differenza e dai pregiudizi rappresenta una grave minaccia per l'anima stessa dell'Unione Europea, che si fonda sul principio dell'accoglienza della diversità. Lo slogan fondante dell'UE è infatti “Uniti nella diversità”, eppure, molto spesso, si fa fatica ad accogliere e accettare i migranti.
Lo scopo del Comitato 3 Ottobre è sensibilizzare l’opinione pubblica e, soprattutto i più giovani, al fine di cambiare questa situazione.