"Senza filtro": Alda Merini tra genio e follia
Quando il palcoscenico diventa specchio dei sentimenti più profondi: vanno in scena gli Eccentrici Dadarò
28.05.2024 | TeatroAlessia Galbusera (4I)
Sabato 4 aprile, in Aula magna “Borsellino”, le classi quinte hanno assistito allo spettacolo “Senza Filtro”, scritto da Fabrizio Visconti e Rossella Rapisarda, ispirato alla vita della poetessa milanese Alda Merini. Di seguito, Alberto Casiraghy, tipografo di Osnago e fondatore della casa editrice “Pulcinoelefante”, nonchè grande amico della Merini, ha offerto la sua testimonianza, nel corso di una chiacchierata con gli studenti.
Alda Merini è stata una poetessa italiana di grande talento e notorietà, una delle voci più significative della poesia italiana contemporanea; in particolare, le sue poesie sono caratterizzate da un linguaggio intenso, profondo e spesso metaforico, che affronta temi come l'amore, la follia, la solitudine e la sofferenza. La Merini ha vissuto una vita molto complessa, segnata da periodi di depressione e problemi di salute mentale ed ha trascorso diversi anni in istituti psichiatrici, i cosiddetti “manicomi”. Queste esperienze hanno influenzato profondamente la sua poetica. Lo spettacolo “Senza filtro” trae ispirazione dalla notte del primo novembre 2009, giorno della scomparsa della poetessa, quando l’angelo custode di Alda, interpretato da Rossella Rapisarda, la aspetta per l’ultimo appuntamento: deve chiudere la storia e mettere il finale agli appunti scritti giorno per giorno, attimo per attimo, battito per battito. Il luogo prescelto per il congedo è il Bar Charlie, locale sui Navigli di Milano, dove l'Alda era solita passare le giornate a scrivere, parlare, ridere, incontrare, fumare e consumare la sua voglia di prendere in mano le redini di una vita troppo spesso lontana dalla realtà. Lo spettacolo è un invito a conoscere il “dietro le pagine” di una donna che fu un inno alla vita e all’amore, condannata e salvata dalla sua poesia. Alda Merini viene raccontata così come la ricordano gli angeli custodi della sua memoria, gli amici di vita che l’hanno conosciuta e accompagnata negli anni: Arnoldo Mosca Mondadori, Alberto Casiraghy, Giuliano Grittini, Giuseppe d’Ambrosio Angelillo e tutti coloro che sui Navigli di Milano l’hanno incontrata ogni giorno e non hanno più voluto né saputo dimenticarla.
Rossella Rapisarda, il prof. Claudio Contento, Alberto Casiraghy, Marco Pagani, Fabrizio Visconti