Generazione Europa: pronti per le sfide future
Tra il 6 e il 9 giugno 2024 si svolgeranno le elezioni per il Parlamento europeo: un appuntamento importante a cui non bisogna arrivare impreparati.
22.01.2024 | Progetti, Didattica, UE, GFE, MFE, Elezioni europeeMatilde Bonalume, Martina Grgic e Alessandro Dell'Orto
Alessandro, Jacopo e Cesare, militanti della sezione giovanile del Movimento Federalista Europeo, hanno incontrato le classi quinte del “Viganò”.
Generazione Europa: pronti per le sfide future
Tra il 6 e il 9 giugno 2024 si svolgeranno le elezioni per il Parlamento europeo: un appuntamento importante a cui non bisogna arrivare impreparati.
In data 28 novembre 2023, alle classi quinte del settore economico del nostro Istituto, è stata data la possibilità di partecipare ad un incontro con tre giovani militanti della Gioventù Federalista Europea (GFE) sezione di Lecco.
L'evento rientrava nel progetto COYV (Co operation Youth Vote), finanziato dall'Unione Europea, con l'obiettivo di promuovere la partecipazione giovanile alle prossime elezioni europee. La conferenza, suddivisa in tre parti, ha fornito agli studenti un'opportunità di approfondire la comprensione dell'Unione Europea attraverso le presentazioni dei tre relatori: Jacopo Marku, Cesare Ceccato e Alessandro Dell'Orto.
Prima Parte: Volti e Istituzioni Europee
L'evento ha preso il via con una panoramica dei volti di figure chiave della politica e delle istituzioni europee, da Ursula Von der Leyen a Christine Lagarde, ma anche presidenti e primi ministri come Meloni, Macron e Scholz. Una dettagliata spiegazione delle diverse istituzioni europee (la Commissione, il Parlamento, il Consiglio dell'Unione Europea, il Consiglio Europeo e la Banca Centrale) ha permesso agli studenti di associare i volti ai rispettivi ruoli e competenze.
Seconda Parte: Il manifesto di Ventotene
La seconda relazione ha offerto una riflessione sulla nascita dell'Unione Europea, focalizzandosi sulla storia del manifesto di Ventotene e sull'esilio di Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e Eugenio Colorni. Uno sguardo storico per comprendere meglio gli ideali e le sfide che dal secondo dopoguerra ad oggi hanno portato alla nascita dell'Unione.
Terza Parte: Vivere nell'Unione Europea
La terza parte si è concentrata sul significato di vivere nell'Unione Europea, cercando di andare oltre gli aspetti tecnici e storici. Si è esplorato il significato della libertà di movimento, della pace, della democrazia e della tutela dei diritti, oltre a discutere della rimozione di barriere fisiche, economiche e giuridiche. Un confronto tra la vita prima e dopo la nascita dell’Unione Europea raccontato attraverso i cambiamenti portati dall'Area Schengen, dal mercato unico e dall'introduzione della moneta unica, ma anche attraverso le opportunità che offre ai giovani come il programma Erasmus+, gli Youth Exchange e l'Interrail Pass. Quest'ultima parte si è conclusa con una riflessione sugli attuali limiti istituzionali dell'Unione Europea, alla luce delle sfide presenti e future. Si è parlato dell'assetto ancora fortemente intergovernativo dell'Unione, reso evidente dal frequente ricorso al potere di veto in Consiglio dell'Unione Europea e da un Parlamento privo di iniziativa legislativa. Si è quindi discusso l'impatto dell'assetto istituzionale odierno nell'affrontare le questioni che caratterizzano il presente ed il futuro dell'Unione: migrazioni, transizione digitale ed ecologica, conflitti e tutela dei diritti umani.
Al termine della conferenza, durata circa due ore, abbiamo posto ai relatori delle domande:
> Perchè fate parte di questo progetto?
ALESSANDRO DELL’ORTO: “L’Europa mi ha dato una marea di opportunità: le esperienze più belle che io abbia mai fatto, le ho compiute proprio grazie all’Unione Europea ( Interrail, Erasmus…).
Essendo un gran rompiscatole mi volevo attivare e lavorare per l’Unione, ma allo stesso tempo desideravo migliorarmi.”
JACOPO MARKU: "È partito tutto da un bisogno personale: sono nato da due immigrati albanesi, quindi la cittadinanza italiana l’ho avuta solo a 18 anni. A lungo mi sono sentito fuori luogo e diverso dai miei compagni, così ho iniziato ad interessarmi alla politica, finché Debora [Striani n.d.r.], un’amica comune, mi ha presentato il Movimento Federalista Europeo. Di seguito, ho avuto l'occasione di andare a Bruxelles per il Level-Up, un progetto che consentiva di visitare Parlamento Europeo e fare workshop e attività con professionisti e funzionari.”
CESARE CECCATO: “A livello di azione e organizzazione, trovo che il Movimento Federalista Europeo sia qualcosa di rivoluzionario: si parla di pace perpetua, una condizione in cui ci siano pace, democrazia e libertà. E’ un ambiente di crescita: essendo un movimento presente in tutta Europa, consente di confrontarsi con coetanei di diversi Paesi, che vivono in un contesto completamente diverso. Sono esperienze che aprono davvero gli occhi sul mondo e sulle sue occasioni.”
> Come mai avete scelto di venire qui a parlare dell’Unione Europea?
TUTTI: “Ci è stata data questa opportunità dalla professoressa Brigatti, militante del MFE, movimento apartitico fondato da Altiero Spinelli. Noi pensiamo che sia importante informare i ragazzi sull’argomento, considerato anche l’appuntamento con le prossime elezioni europee.”
> Cosa direste ai giovani per invitarli a votare?
JACOPO MARKU: “Ci tenete al vostro futuro? Volete avere possibilità di scelta per definire quello che succederà da adesso in poi? Allora, dovete andare a votare!”
ALESSANDRO DELL’ORTO: “L’Unione Europea, al contrario del governo italiano, sta puntando tutto sulla nostra generazione; sa che può fare grandi cose con noi, perciò sta investendo molto, anche se noi non ce ne rendiamo conto. Di conseguenza, è opportuno interessarsi.”
CESARE CECCATO: “La voce dei cittadini non sempre viene ascoltata, ma dal momento in cui si svolgono le elezioni, si sceglie la strada del cambiamento e si sostengono determinate idee. Penso che, ai ragazzi, questa cosa debba importare: i giovani europei di oggi, inoltre, sono molto più simili tra di loro rispetto alle generazioni precedenti.
É proprio questa la bellezza del recarsi alle urne: sapere che dall’altra parte c’è una persona esattamente come noi, che vuole le stesse cose e che si darà da fare per il bene comune.”
La Gioventù Federalista Europea, che ha tenuto la conferenza, è un movimento giovanile apartitico che ha lo scopo di creare il consenso necessario, nelle istituzioni, nella società civile e nell’opinione pubblica, per la creazione di un'Europa Federale basata sui principi di democrazia, solidarietà, sussidiarietà e dello Stato di Diritto.
Per saperne di più: https://www.instagram.com/gfelecco/?hl=it