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Galeotto fu il libro

Consigli di lettura senza filtri, né paracadute: "Harry Potter e il principe mezzosangue", di J.K. Rowling

06.01.2024 | Libri

Giuseppe Badolato (2A)

Copertina

“Harry Potter e il principe mezzosangue”, di J.K. Rowling

Harry, dopo gli eventi narrati nel precedente volume della celebre saga, “Harry Potter e l’ordine della fenice”, trascorre l’estate a casa degli zii, ma questa volta è consapevole del perché.

Al ritorno ad Hogwarts, durante la prima lezione di pozioni, trova un vecchio libro di ricette appartenente ad un certo “principe mezzosangue”. L’aspirante mago si appassiona a questo libro; sfortunatamente, poi, scopre il suo lato oscuro e anche l’identità del principe.

Alla vicenda principale, si intrecciano altre due storie: nella prima, Harry cerca di prendere un ricordo dal professor Lumacorno (docente di pozioni), mentre nella seconda vuole impossessarsi dei ricordi di Voldemort, per cercare di capire le sue debolezze e sconfiggerlo.

Perché leggere “Harry Potter e il principe mezzosangue”: Il libro è molto bello e interessante: non ci sono punti morti, poiché il ritmo narrativo si conferma sostenuto: possono risultare lente alcune parti descrittive, necessarie tuttavia a comprendere il contesto. Nonostante i numerosi flashback, la trama si snoda in modo lineare perciò non si fatica a seguire.

Ho adorato i ricordi di Voldemort e mi è piaciuta tanto la battaglia finale. La Rowling è abile nel curare tutti i minimi dettagli. Per tutti questi motivi, consiglio di leggere il sesto volume della saga di Harry Potter, ovviamente dopo aver letto i precedenti.

Un consiglio: non guardate il film prima di aver letto il libro!

Voto 9,5 su 10


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