Galeotto fu il libro

“La Malnata”, di Beatrice Salvioni

“La Malnata” è la storia di un’amicizia tra due ragazze, ambientata nella Monza degli anni ‘30. Nonostante le restrizioni e le odiose imposizione del ventennio fascista, Maddalena, la “Malnata”, e Francesca riescono in qualcosa di impossibile: far sentire la propria voce in un mondo che vuole costringerle a tacere.

“Malnata” è l’epiteto ingiurioso che è stato appioppato a Maddalena, una dodicenne accusata di scagliare maledizioni e portare sfortuna. Nonostante lo stigma, tuttavia, la ragazzina vive libera e sopra le righe. Francesca, invece, appartiene alla buona borghesia ed è imbrigliata in un sistema di regole e imposizioni che la soffocano. Sarà proprio grazie all’amicizia con la Malnata che Francesca capirà l’importanza della ribellione, sperimentando il gusto della disobbedienza.

“Nel loro mondo [dei benpensanti borghesi, bigotti e fascisti, NdR] c’erano solo due certezze. La prima: le cose che non si riuscivano a spiegare erano state mandate dal demonio o dal Signore [...]. L’altra: non era mai colpa dei maschi”.

Perché leggere “La Malnata”: come ha dichiarato Beatrice Salvioni, “Malnata è chi balla, chi alza la voce, chi racconta, nonostante paure e pericoli, la propria verità”.

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