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Ricordare per Integrare

I nostri studenti a Lampedusa per incontrare i migranti e toccare la sofferenza di un viaggio alla ricerca di una nuova vita

02.12.2022 | Migrazioni, Educazione Civica

Alessia Galbusera, Martina Grgic

Il Comitato Tre Ottobre è un'organizzazione senza scopo di lucro cha ha l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica sui temi dell'integrazione e dell'accoglienza tramite il dialogo con cittadini, studenti e istituzioni.

Il 3 ottobre 2013, al largo delle coste di Lampedusa, ci fu un naufragio in cui persero la vita 368 migranti. Per questo il Comitato ha scelto proprio il 3 ottobre come data simbolica, per commemorare le vittime di quel naufragio e ricordare le migliaia di persone che regolarmente muoiono annegate nel Mar Mediterraneo o che restano bloccate ai confini d'Europa invece che essere accolte in sicurezza e inserite in percorsi di integrazione.

Per coinvolgere le persone e diffondere l’informazione, il Comitato propone attività di formazione nelle scuole di alcuni paesi dell'Unione Europea, attraverso momenti d'incontro tra studenti e persone migranti portando le testimonianze dei sopravvissuti nelle scuole e gli studenti a Lampedusa.

Generalmente sono coinvolti in questo progetto circa sedici paesi dell’Unione Europea tra cui l’Italia, e quest’anno anche la nostra scuola ha partecipato all’iniziativa. Alessandro Magni di 5C, Chiara Ghezzi di 5A e Marco Trezzi di 5G, sono i nomi dei ragazzi che, per merito scolastico, sono stati scelti per vivere questa significativa esperienza.

I ragazzi, accompagnati della professoressa di matematica Maria Paola Ghezzi, hanno soggiornato sull’isola di Lampedusa per quattro giorni nel mese di settembre. Durate la permanenza sull’isola, i ragazzi hanno potuto partecipare a tre laboratori a testa scelti tra i cinquanta disponibili, e soprattutto hanno potuto ascoltare le testimonianze non solo dei migranti ma, per esempio, anche quella di Vito Fiorino, ovvero colui che per primo soccorse le persone in mare e che chiese aiuto per salvare chi non era riuscito a far salire sul suo peschereccio. Questa testimonianza in particolare è stata quella che ha coinvolto maggiormente i ragazzi, che l’hanno descritta come «un’esperienza da brividi», talmente forte che «sembrava di avere d’avanti l’immagine drammatica delle persone in mare».

Tornati da Lampedusa, i ragazzi hanno tenuto degli incontri con le classi di appartenenza, per parlare del Comitato Tre Ottobre e condividere l’esperienza che hanno vissuto personalmente. Tutti e tre i ragazzi hanno sottolineato come questa iniziativa abbia suscitato in loro una maggiore consapevolezza sul tema delle migrazioni e della povertà e come abbia toccato le corde della loro sensibilità verso questa delicata e struggente storia di vita. Inoltre hanno spiegato come spesso i migranti vengano considerati più come numeri che come persone, e soprattutto che l’immigrazione non é solo un problema da risolvere, bensì un’opportunità per i Paesi che devono dare accoglienza e per i migranti stessi, che possano costruirsi una nuova vita. Condividere questi pensieri e queste esperienza umana con gli altri è fondamentale perché non basta una persona sola per cambiare la situazione, ma serve la collaborazione di tutti.