La coach Pistaceci ci introduce nel mondo del dibattito, facendo un bilancio delle esperienze passate, con uno sguardo rivolto al futuro.
Il viaggio nel mondo del debate inizia nel 2019, con un corso residenziale di tre giorni sul Lago Maggiore, in una location suggestiva, con la partecipazione di studenti da scuole di tutta Italia. Giornate intense, trascorse fra lezioni teoriche, brevi uscite, pasti in comune, esercitazioni…

Ma cos’è il debate? È una gara a squadre in cui viene proposto un tema controverso (che presenta PRO e CONTRO). I componenti della squadra (3 speaker + 1 riserva) devono studiare il tema, informarsi e trovare dati a supporto, anticipare quali saranno gli argomenti avversari e immaginare come controbatterli. Durante il dibattito, valutato da un giudice esperto, si devono rispettare regole precise sui passaggi del discorso e i tempi degli interventi. È consentito fare brevi domande per mettere in crisi gli avversari.
Qua sotto la scheda in base alla quale un giudice valuta gli interventi degli speaker. Sembra complesso? Lo è. Eppure, quando si prova a mettere in pratica questo metodo, i pezzi del puzzle si compongono abbastanza facilmente in un insieme. Nel corso introduttivo a Cerro, sul Lago Maggiore, dopo tre giorni i nostri studenti hanno già potuto tenere il loro primo dibattito.

Dopo l’inizio entusiasmante, è arrivata la pandemia, e il debate al Viganò è stato messo in pausa. Poi, due anni fa, siamo partiti con il primo team e… vuoi per la presenza in squadra di debater di buon livello, vuoi per la fortuna dei principianti, siamo arrivati secondi alle regionali. L’anno scorso abbiamo partecipato alle preselezioni e per un soffio non siamo arrivati alla seconda fase.
Ci sono anche attività di dibattito in orario curricolare: alcune classi seconde impareranno a dibattere un format semplificato, che si concluderà con una gara fra squadre di classi diverse. Un modo alternativo per imparare ad argomentare.
In gennaio partiranno gli incontri pomeridiani del gruppo di dibattito in italiano per preparare il team Viganò. Il primo anno ci concentreremo sugli elementi . Si alterneranno una lezione di teoria e una di esercizi o di discussione e analisi di dibattiti. Proveremo anche a “farci le ossa” con uno o due dibattiti inter nos, prima di approdare al tradizionale debate day che si tiene tradizionalmente a inizio giugno. Si tratta di una giornata di gare amatoriali fra studenti di scuole lombarde in cui si confrontano debater alle prime armi. Una prima occasione per mettersi alla prova di fronte a “veri” giudici di debate. Per chi vorrà proseguire, provare l’emozione di una gara fuori dai confini del Viganò, ci sono i debate day d’autunno / inverno (quest’anno le scuole della nostra area si sono incontrate a Bormio). Meta finale: il Campionato Regionale 2025.
Perché dibattere?
Vediamo quali sono i vantaggi di questa metodologia, formativa sia dal punto di vista delle abilità scolastiche, che dal punto di vista della crescita personale e relazionale.
→ Per il lavoro di squadra
Il lavoro di squadra è uno dei punti di forza del dibattito! Partecipare al laboratorio pomeridiano significa lavorare con studenti di indirizzi e classi diverse dalla propria.
Prepararsi a una gara, poi, significa fare squadra per uno scopo comune.
→ Per guardare un tema da più angolature
Sembra banale dirlo ma… il debate ti insegna a porti di fronte a un tema e imparare a studiarlo da molte angolature, correggendo il tiro man mano. Un debater sa sviscerare un argomento, leggere per informarsi, confutare con equilibrio ed efficacia opinioni su cui non è d’accordo. Per un debater è un gioco da ragazzi distinguere fonti valide da fonti meno attendibili.
Non solo: chi pratica questo sport diventa più flessibile e aperto, impara a calarsi nei panni degli altri. Vi potrà infatti capitare di difendere e cogliere i punti di forza di una posizione che non è la vostra.
→ Per il confronto con gli altri
Grazie a Campionati e debate day, si possono incontrare ragazzi di altre scuole, addirittura di altre Regioni; ci si confronta sulle proprie esperienze e … discutere anche in modo acceso sui temi proposti nelle mozioni di dibattito.
Saper discutere e comprendere il punto di vista di chi ha opinioni diverse dalla mia è uno degli insegnamenti più importanti del dibattito.
→ Per superare la timidezza e parlare in pubblico
Il debate mi costringe a parlare di fronte agli altri. Quando suona la campanella, tocca a me, sono in pista. Ed è il momento in cui capirò di saper fare cose che non avrei mai immaginato di poter fare. Nel dibattito, il modo in cui parlo davanti a una platea (in inglese: public speaking) viene valutato e contribuisce al punteggio finale.
Con il debate imparo anche a gestire stress e imprevisti. Come faccio a non andare nel panico se ho un vuoto di memoria o se una domanda degli avversari coglie una mia contraddizione? Come supporto il mio compagno di squadra che è sotto pressione?
→ Last but not least … per la competizione
Il debate può considerarsi a tutti gli effetti una attività sportiva. È uno sport mentale. Il fatto che i campionati di debate siano competizioni a punti aggiunge quello zinzinino di pepe che rende tutto più adrenalinico e che spinge a dare di più. Ed è la ragione per cui un compito complesso come quello dello speaker diventa fattibile nel giro di un paio di incontri: se devo vincere, ce la metto tutta al 200%.
E poi, vuoi mettere la soddisfazione di battere una squadra di debater più esperti o di tener testa al team di un liceo?
Per informazioni ed iscrizioni: prof.ssa Silvia Pistaceci (pistaceci.silvia@issvigano.org)