Alla scoperta dell’UE tra ideali, progetti e futuro
In data 22 febbraio, a Villa Confalonieri, noi ragazzi di quinta degli istituti Viganò e Agnesi, abbiamo avuto l’opportunità di prendere parte all’iniziativa “Europa al voto: alla scoperta dell’UE, tra ideali, progetti e futuro” organizzata dall’ Associazione Semina e dai Giovani Democratici di Merate. L’incontro dava la possibilità di discutere in gruppo su tematiche chiave per l’UE e porre domande a due europarlamentari: Brando Benifei del PD e Pietro Fiocchi di FDI.
La mattinata è iniziata con una breve presentazione dell’evento da parte degli organizzatori che ci hanno poi diviso in gruppi tenendo conto dei temi da noi scelti. Un paio di settimane prima, infatti, ci era stato chiesto di compilare un questionario nel quale dovevamo esporre la nostra preferenza tra diversi argomenti sui quali avremmo poi discusso collettivamente. I temi erano:
- innovazione: prospettive e sfide dell’IA
- sostenibilità: costi e opportunità della transizione green
- integrazione: vantaggi e rischi dell’integrazione europea
- difesa comune europea: utopia o valida risposta alle crisi globali?
Entrambe abbiamo preso parte alla discussione in merito alla sostenibilità che aveva come tema l’inquinamento in tutte le sue forme con le possibili soluzioni a questo grave problema globale.
Il nostro tavolo era presieduto da Giacomo Arrigoni e Giovanni Mauri che sono stati in grado di catturare la nostra attenzione e animare la discussione sottoponendoci a stimolanti quiz alternati a riflessioni.
In seguito, ogni gruppo ha formulato una domanda da porre agli europarlamentari per avviare un dibattito tra i due esponenti. Ognuno aveva cinque minuti per rispondere in modo esaustivo argomentando la propria posizione politica. In prima battuta, nell’ascoltarli, le posizioni sembravano anche molto simili, tuttavia, andando poi ad analizzare quanto detto si coglieva che ogni aspetto poteva poi determinare delle scelte molto diverse, capaci di incedere anche sulla nostra vita quotidiana. Infatti, entrambi gli onorevoli, al termine del dibattito, si sono preoccupati di ricordare a noi ragazzi l’importanza del voto e della democrazia, invitandoci a interessarci e sviluppare un nostro pensiero.
Vorremmo riportare una frase detta da Stefano Cavino (presidente dell’associazione culturale “La Semina”) che ci ha particolarmente colpito: “Le democrazie sono importanti ma fragili, se non vengono coltivate con passione vengono messe a rischio”.
Invitiamo tutti i giovani, specialmente quelli che voteranno per la prima volta alle europee di giugno, a partire da queste parole per riflettere sull’importanza di quello che sono chiamati a fare. Si tende infatti a dare poca importanza al voto del singolo, spesso si dice: “cosa potrà mai fare il mio voto?”. Tuttavia, se tante persone rinunciano ad esercitare il proprio diritto, come sempre di più sta accadendo vedendo le percentuali di affluenza al voto, si rischia di indebolire il ruolo delle istituzioni che sono il luogo dove, secondo le regole della democrazia, vengono prese le decisioni per tutta la comunità (locale, nazionale, europea e internazionale). Così facendo le scelte politiche, cioè quelle che riguardano la vita di tutti, potrebbero essere prese in altri luoghi, al di fuori delle istituzioni, seguendo logiche diverse, sicuramente non democratiche, come l’interesse economico, il vantaggio di pochi…
E’ quello che Colin Crouch, sociologo e politologo britannico, ha chiamato postdemocrazia, cioè un sistema politico che, pur essendo regolato da istituzioni e norme democratiche, viene in effetti governato e pilotato da grandi lobby: società multinazionali e mass media.
In un periodo storico in cui la post-democrazia sta prendendo sempre di più il sopravvento, la partecipazione attiva di noi giovani è fondamentale.