25 novembre, una data per fermarsi a riflettere

In occasione della “Giornata contro la violenza sulle donne” noi rappresentanti abbiamo organizzato un’assemblea di Istituto per far riflettere gli studenti su questo tema molto importante, soprattutto alla luce dei recenti eventi.

Ogni classe è rimasta nella rispettiva aula, dove, durante la prima ora, è stata proposta la visione di un video intitolato “O con me o con nessun altro”, realizzato della celebre youtuber Elisa true crime un video di un’ora in cui viene spiegato nei dettagli un femminicidio avvenuto in Sudafrica che raccontava la storia di una ragazza uccisa dal suo ex fidanzato, secondo dinamiche molto simili al recente caso di Giulia Cecchettin.

La youtuber Elisa De Marco

Quello che ci tenevamo a sottolineare sono le dinamiche psicologiche del carnefice, che paiono seguire un “copione” che si ripete all’infinito: all’inizio, c’è amore accompagnato da una lieve gelosia che, nel giro di breve tempo si trasforma però in ossessione. Questo legame, del tutto riconducibile ad una dipendenza, viene spesso giustificato dalle vittime con frasi come “E’ il suo carattere” oppure “E’ colpa mia, l’ho fatto arrabbiare”. Si arriva poi alle minacce di suicidio, come nel triste caso di Giulia: quella povera ragazza, infatti, aveva paura che Filippo si potesse fare del male, cosa che poi ha fatto a lei.

Per questo motivo, nell’ora successiva, le singole classi hanno discusso su questo tema, nella speranza di far riflettere gli studenti su questo tragico fenomeno.

Giulia non è la prima, purtroppo: è solo una delle ultime di una lista lunghissima di donne uccise in modi atroci da altrettanti uomini. Una lista che – ahimé – si aggiorna giorno per giorno.

Grafica realizzata con i nomi delle vittime del 2023 e il volto di Giulia

Per questo motivo, noi rappresentanti abbiamo voluto ricordare le vittime di questa guerra non dichiarata: per farlo abbiamo cercato una alla volta il loro nome su Internet per conoscere la loro storia e l’abbiamo riassunta su foglietti che abbiamo poi sparso per la scuola, nella speranza che vengano letti e che portino a una piccola riflessione.

Maria e i rappresentanti d’Istituto

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