Musica e letture per non dimenticare

Martedì 25 aprile 2023, per celebrare la Giornata della liberazione dell’Italia dal nazifascismo, il Comune di Cernusco insieme all’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani) e all’associazione culturale “Punto Rosso-Rete delle Alternative”, ha organizzato un corteo. La partenza è stata Piazza Vittoria, a Cernusco Lombardone, dove è presente un monumento commemorativo alle vittime della I e II guerra mondiale. In questo luogo, Alberto Magni, ex docente del nostro istituto, nonché referente per l’ANPI di Lecco, ha ricordato l’importanza di celebrare la Festa della Liberazione. Il corteo si è poi spostato in direzione dell’agriturismo “I Gelsi” di Cernusco Lombardone. Durante il percorso, altre persone hanno narrato storie di partigiani locali vittime della furia fascista. Il racconto che a me ha più colpito è stato esposto dalla proprietaria dell’agriturismo, Liliana Rota, riguardo a Giancarlo Puecher, un giovane partigiano, il quale fu brutalmente ucciso per essersi opposto attivamente alla dittatura fascista. Al ragazzo è stata dedicata una via, che si trova vicino all’agriturismo.

Arrivati a “I Gelsi” abbiamo partecipato alla performance canora dei “Profeskin”, gruppo costituito da alunni e professori della nostra scuola: Sara Cogliati (4B voce), Emanuela Brivio (4D basso), Francesco Pecora (3C chitarra elettrica), Marianna Spini (4L batteria), Claudia Colombo (voce), Claudio Contento (chitarra acustica), Saverio Catalano (chitarra elettrica). Alla fisarmonica, Alberto Biffi. Il gruppo ha interpretato diverse canzoni, ognuna con un messaggio chiaro e forte di ripudio della guerra e del fascismo. Le canzoni sono state introdotte una per uno dalle voci di: Maya Boerdner (5D), Mamy Diagne (5C), Emma Terenghi (5D), Giacomo Arrigoni (5D) e Luca Cogliati (4B). Questa la scaletta:

  • La canzone della Costituzione (inedito, Profeskin);
  • Fischia il vento, urla la bufera (canzone classica della Resistenza);
  • La guerra di Piero (Fabrizio De André);
  • Sei minuti all’alba (Enzo Jannacci);
  • Oltre il ponte (testo di Italo Calvino; musica di Sergio Liberovici);
  • Per i morti di Reggio Emilia (Fausto Amodei);
  • Canzone del Maggio (Fabrizio De André);
  • El Pueblo unido (un canto nato in Cile contro la sollevazione militare fatta dal dittatore Pinochet a danno del presidente socialista Allende);
  • Pietà l’è morta (Nuto Revelli);
  • Bella ciao (canzone simbolo della Resistenza partigiana);
  • Andrea (Fabrizio De André);
  • Generale (Francesco De Gregori).

 

In conclusione, quello di martedì 25 aprile è stato un bel pomeriggio dove, oltre ad aver cantato e ballato sulle canzoni perfettamente interpretate dalle cantanti Sara e Claudia, si è anche ricordata una giornata importantissima per la storia italiana. La Festa della Liberazione è una festa che dovrebbe trascendere le opinioni politiche e che dovrebbe unire tutti.

Il 25 aprile non è una festa di sinistra, ma è la festa di chi ama la libertà, di chi pensa che la democrazia sia meglio della dittatura, di chi pensa che la vita sia un diritto sacro e inviolabile per tutti e non solo per chi condivide le idee con il governo, di chi pensa che l’opposizione sia un diritto e non un delitto.

Concludo con un appello ai professori ed ai genitori he leggeranno questo articolo: parlate della Festa della Liberazione ai ragazzi, spiegate loro perché è importante combattere contro gli autoritarismi e fate loro capire la fortuna che abbiamo oggi di vivere in uno stato democratico, dove chiunque può esprimere la propria opinione.

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